Il giusto compenso

Recentemente mi è capitato di discutere con un amico riguardo il compenso dei liberi professionisti, tra cui, ovviamente, rientrano anche gli assistenti virtuali.

Questo ragazzo, giovane e dipendente, si stupiva di quanto potessero essere alte, a sua opinione, quelle cifre. Chi è abituato ad avere a che fare con i freelance, potrebbe pensare che lo stupore sia dovuto alla giovane età di questo mio amico. In realtà penso che in molti, imprenditori compresi, possano pensarla allo stesso modo.

Valore

La conclusione a cui sono arrivata, vedendo anche alcuni annunci sulla rete, è che alcuni imprenditori vorrebbero contrattare freelance e utilizzare lo stesso trattamento finanziario di un dipendente. Se cerco un assistente da remoto, perché dovrei pagarlo di più di un’assistente che potrei assumere?

Ci sono due considerazioni da fare. La prima è che, se si cerca un assistente da remoto probabilmente non si ha bisogno di qualcuno per tutto il giorno e si tratta quindi di compiti sporadici, ma che richiedono determinate competenze e quindi un professionista. Considerando quindi la natura sporadica dei compiti e il fatto che, nella maggior parte dei casi, si tratta di stabilire un obbiettivo da portare a termine, difficilmente si pagherà un professionista più di un dipendente. Una tariffa oraria infatti terrebbe conto solo delle ore effettivamente lavorate, mentre per lavori più impegnativi la maggior parte delle volte si parla di compenso a forfait.

La seconda considerazione riguarda la tariffa oraria. Non possiamo pensare di pagare un libero professionista con la stessa cifra che daremmo ad un dipendente. Nel secondo caso, infatti, quella tariffa copre il netto che rimane poi al dipendente, che lavora nei nostri spazi, con la nostra corrente e connessione internet e tutto ciò che gli forniamo già noi e a cui un freelance deve necessariamente pensare da solo. Se facessimo davvero i conti di quanto ci costa un dipendente all’ora, ci accorgeremmo in fretta che il conto finale è molto simile.

Tutto questo senza tenere conto, come scrivevo più sopra, che oltre al proprio tempo, il libero professionista ci offre competenze ed esperienza proprio nel campo in cui abbiamo bisogno.

Per fare un esempio, se voglio fare un massaggio e mi chiedono 30 € all’ora, non rispondo che mia cugina me ne chiederebbe un terzo perché probabilmente mia cugina non saprebbe dove mettere le mani o quasi. Per i freelance si dovrebbe fare la stessa considerazione.

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